mercoledì 31 ottobre 2007

Info su Macchi M.24 e servizio militare -

Paolo Passamonti dalla Svizzera , mi ha inviato diverse email con queste due foto :

le foto , ricordo del servizio militare del nonno di Paolo , Passamonti Emilio Guido classe 1906 originario di Bema in Valtellina (il paese si trova sopra Morbegno). Ha fatto la leva prima a Torino e nel 1926 a La Spezia (quasi sicuramente idrovolanti a Cadimare ).
Nelle foto il nonno di Paolo e' secondo da sinistra ( sulla prima ) e secondo da sinistra seconda riga ( sulla seconda).

La famiglia cerca informazioni, oltre di Passamonti Emilio Guido, anche del suddetto luogo e periodo militare, nonche' dei commilitoni del nonno; prego mandatemi una email o fate un commento al presente post.

Da quello che mi pare di aver capito si tratta di un Macchi M.24 con motori Lorraine:

Da Storia degli Aerei d'Italia – Edizioni Cielo - 1961

Progettato e costruito nel 1923 questo idrovolante da bombardamento e ricognizione costituiva una evoluzione della formula a scafo centrale che la Macchi seguiva ormai da anni. E' stato uno dei più caratteristici aerei della ripresa della nostra Aeronautica Militare dopo la sua costituzione in Arma indipendente; rimase in produzione sin verso il 1927 e fu realizzato in numerose versioni, tra l'altro anche per usi civili; particolarmente interessanti gli esperimenti che vennero eseguiti con un macchi M.24 adattato al lancio di un siluro, l'arma veniva montata inferiormente all'ala più bassa nella parte prossima allo scafo. Nel 1925 si distinse un idro di questo tipo che effettuò un viaggio sul percorso Varese – Amsterdam – Copenaghen – Stoccolma – Leningrado – Varese.
Questo idro aveva struttura metallica, le ali erano controventate da robusti montanti a W; impennaggi di tipico disegno macchi; lo scafo munito di doppio redan e sotto l'ala inferiore erano appesi due galleggianti in tandem, uno azionante elica trattiva e l'altro propulsiva. Il primo tipo aveva 2 motori Fiat A-12 bis ciascuno da 290cv; l'M24 bis montava già motori Lorraine da 400CV oppure degli Isotta Fraschini da 500 e aveva l'ala inferiore ingrandita (portando la superficie totale da 90 a 100mq) e le estremità mozze; la versione M.24ter aveva due Isotta Fraschini “Asso” da 510 cv e la superficie alare ridotta a 105mq. Arrotondando le estremità alari. L'armamento difensivo era costituito da 2 mitragliatrici brandeggiabili poste in torrette sulla prua dello scafo e centralmente dopo l'ala; il munizionamento di caduta poteva raggiungere un massimo di 800 kg.


Da Aeroplani 1923-2003 Gribaudo editore - 2003

Con l'M 24 l'Ing Alessandro Tonini della Macchi realizzò, nel 1924, il primo idrovolante a scafo centrale e galleggianti alari, espressamente indicato per il lancio dei siluri.
Biplano triposto, era dotato di due motori in tandem Fiat A 12 bis, posti su un castello fra le due ali sopra lo scafo e azionanti due eliche quadripala.

L'armamento difensivo era costituito da 2 mitragliatrici brandeggiabili, una a prua e l'altra sul dorso nella parte posteriore; il siluro era alloggiato dentro lo scafo e protetto da saracinesche che venivano aperte nella fase di lancio.
Questo idro ebbe un discreto successo commerciale sia nella versione civile che militare; nel 1925 due M24 pilotati da Umberto Maddalena e da Guascone Guasconi effettuarono una crociera nel Nord Europa ( Varese, Copenaghen, Leningrado e ritorno ) che si concluse al rientro su un ghiacciaio dello Spluga a causa di una violenta tempesta di neve. Nel 1926 equipaggiava le Squadriglie 190° e 191° dell'86° Gruppo BM dell'8° Stormo Misto.

Presentato a Gorizia il libro sulla SISA

COMUNICATO STAMPA – Associazione Culturale 4° Stormo

Gorizia, 31 ottobre 2007

Presentato a Gorizia il libro sulla SISA



foto G. Miccoli

Il 30 ottobre è stato presentato a Trieste, nella Sala Baroncini delle Assicurazioni Generali, il libro di Carlo d’Agostino e Mario Tomarchio “La prima Compagnia aerea italiana” nel quale viene riassunta la storia della Sisa, fondata nel 1922 a Trieste dai fratelli Cosulich e che il 1° aprile 1926 inaugurava la prima linea commerciale italiana Treiste-Torino-Trieste con i Cant 10 realizzati dai Cantieri Aeronautici dei cantiere Navale Triestino di Monfalcone.

Ufficio Stampa Via Virgilio 15 – 34170 Gorizia (Italia)

Rif: Carlo d’Agostino 330671321 – Resp. Stampa e PR

Fulvio Chianese 3287437712 - Presidente

venerdì 26 ottobre 2007

presentazione libro " SISA la prima compagnia aerea italiana"


Martedi 30 OTTOBRE alle ore 18, nella Sala Baroncini delle Assicurazioni Generali, in via Trento 8 a Trieste, sarà presentata la pubblicazione "SISA la prima Compagnia aerea italiana", Aviani&Aviani editore, che traccia la storia di questa società triestina che il 1° aprile 1926 inaugurava la tratta Trieste-Torino-Trieste.
Saranno presenti gli autori Carlo d'Agostino, giornalista aeronautico,e Mario Tomarchio, ricercatore storico.
La pubblicazione ha avuto il Patrocinio dell'IRCI Istituto regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata e l'egida dell'UGAI Unione Giornalisti Aeronautici Italiani.
Ass.Culturale 4° Stormo

martedì 23 ottobre 2007

Archivolando - Gerry Turano a Vigna di Valle

Maurizio Moscatelli mi ha mandato queste foto con l'inaugurazione della mostra Archivolanti di Gerry Turano

avvenuta Sabato Scorso :












Gerry Turano - Archivolandi MVSAM - MUSEO STORICO DELL'AERONAUTICA MILITARE

Località Vigna Di Valle (00062)
+39 0699887500 (info), +39 0699887445 (fax), +39 0699887509 (biglietteria)
aeromuseo@aeronautica.difesa.it
www.aeronautica.difesa.it

orario: Mart - Dom: 9.30-16.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: ingresso libero

vernissage: 20 ottobre 2007. ore 18
ufficio stampa: GIORGIA CALO'
curatori: Lucia Collarile
autori: Gerry Turano
genere: arte contemporanea, personale
via: exibart.com


A Vigna di Valle, più antico aerodromo d'Italia, è stato fondato nel 1977 il Museo Storico dell'Aeronautica Militare, inaugurato dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone. Situato a pochi chilometri dalla cittadina di Bracciano, e più precisamente sulla sponda meridionale dell’omonimo lago, il Museo con una superficie espositiva di circa 12.000 mq è tra i più grandi musei aeronautici d’Europa. Disposto in quattro grandi padiglioni espositivi, di cui due sono hangar storici dei primi anni del 1900, il Museo possiede una delle collezioni di aerei e motori più belle ed interessanti del mondo che racconta la Storia del Volo in Italia e quella degli uomini che ne furono protagonisti. Fin dalla sua nascita il Museo ha richiamato un pubblico sempre più eterogeneo ospitando eventi culturali, presentazioni di libri, concerti musicali, rappresentazioni teatrali e mostre di artisti contemporanei, diventando così da culla dell’aviazione a moderno centro culturale.

Del resto è cosa nota il connubio tra Arte e Aviazione, basti ricordare quei maestri del Futurismo (Dottori, Crali, Delle Site, Tato, solo per citarne alcuni) che teorizzarono e poi diedero corpo ad un movimento artistico di fondamentale importanza come l’Aeropittura, che rappresentò un momento fondamentale preannunciato da vari contributi teorici (Manifesti) e figurativi (pittura e scultura), e prese corpo proprio a ridosso della fondazione dell’Arma Aeronautica Italiana.

Non è un caso che il Museo di Vigna di Valle, dunque, ospiti in autunno i lavori più recenti di Gerry Turano, artista e designer palermitano che vive e lavora a Roma, attivo sulla scena artistica dagli anni Ottanta. Le sue opere, (matite, acrilici e collage su tavola e sculture in argilla) si contraddistinguono per la loro tridimensionalità aerea e la visione cosmica. Lo stesso titolo della mostra, “Archivolandi”, è un neologismo creato dall’artista proprio per indicare un dinamismo aerospaziale che ha sempre origine da una concatenazione dinamica di architetture, elementi che rappresentano la pulsione tutta umana verso la sperimentazione e la conoscenza. Un nuovo senso della materia e un tratto più lieve, seppure caratterizzato dalla consueta meticolosità manuale, danno vita a monocromie dal forte senso evocativo, in grado di catturare l’occhio e trascinarlo in un labirinto di segni apparentemente senza via d’uscita.


Queste altre sono del Museo cosi' come e' ora per Voi appassionati:

















mercoledì 17 ottobre 2007

Publio Mangione

Discorrendo con Maurizio Moscatelli mi sono accorto che di Publio Mangione non esiste in rete molto ed allora ho confezionato questo piccolo post, il materiale fitografico mi e' stato sempre mandato da Maurizio:



Alcuni ritratti di Publio Mangione:

Carlo Emanuele Buscaglia


Giulio Cesare Graziani


Adriano Mantelli

Manlio Quarantelli


scritti tratti dal libro Le Ali Del Ventennio di Massimo Ferrari - articolo La Stampa Aeronautica Italiana in Epoca Fascista di Massimo Ferrari . Pag.92-93-94 -editore Franco Angeli



Chi sfoglia e analizza le riviste d'aviazione italiane del periodo della seconda guerra mondiale, e in particolare de «L'Ala d'Italia», resta colpito soprattutto per alcune pagine interamente occupate da tavole in bianco e nero, tracciate con estrema maestria disegnativa, e che ritraggono i volti di nostri aviatori distintisi per motivi di servizio. Non è esagerato dire che i disegni occupano spesso la maggior parte delle pagine illustrate della rivista, sino a diventare un complemento indispensabile del testo.

Nel vederle non si può fare a meno di ricordare certi bozzetti che ancor oggi vengono usati dai giornali statunitensi, per ritrarre personaggi e situazioni dei dibattimenti processuali, cui macchine fotografiche e telecamere non sono ammesse.

L'abile illustratore aeronautico italiano (che fu però anche fotografo durante la Grande guerra) di quei tempi era Publio Mangione, figura di primo piano del giornalismo specializzato al punto che molti lettori compravano «L'Ala d'Italia» per vedere e conservare le sue belle tavole, tuttora simbolo della Regia Aeronautica in guerra.

Nato a Roma il 18 settembre 1892 da madre tedesca che era in contatto con gli ambienti artistici di Monaco di Baviera, Mangione ebbe la fortuna di vivere a Parigi tra il 1912 e il 1915, assorbendo in profondità le ispirazioni artistiche della capitale francese che era allora uno dei maggiori fari attrattivi per gli artisti di tutto il mondo.

Rientrato in patria per arruolarsi nelle forze armate, Mangione prestò servizio come soldato semplice nell'81 o reggimento fanteria della Brigata Torino, con il compito di Ciclista presso il Comando della 18 o Divisione (l' 81 o fu uno dei reggimenti che subirono le maggiori perdite durante il conflitto). Nel 1917 passò ad un reparto di mitraglieri e infine nel 1918 conseguì il brevetto di pilota presso la Scuola di volo di Pisa San Giusto, entrando così a far parte delle unità d'aviazione dell' esercito. Terminato il conflitto ritornò in Francia, prima a Parigi, e poi a Reims, dove si stabilì laureandosi in architettura e lavorando come architetto e grafico pubblicitario.

Rientrato in Italia, venne richiamato in servizio come pilota di velivoli da bombardamento, e inviato sul fronte greco. In seguito fu però trasferito all'Ufficio stampa in qualità di fotografo e cineoperatore di guerra. e le sue immagini degli apparecchi italiani in combattimento sono tuttora una fonte documentale di primaria importanza per gli studiosi.

Ma il contributo più distintivo, fu quello delle tavole con i ritratti di piloti, specialisti e tecnici della Regia Aeronautica, nei quali profuse tutto il suo talento di pittore e una non comune abilità poetica: nel 1942 «L'Ala d'Italia» ne pubblicò ben 32 con oltre 120 ritratti diversi e nel 1943 la direzione del periodico, nel lanciare una campagna pubblicitaria per esortare i lettori a diventare abbonati, assunse proprio la collaborazione di Mangione, definito come il pittore maligno, quale motivo per sottoscrivere in anticipo l'acquisto di tutti i numeri dell'anno. «Anche voi», recitava l'annuncio pubblicitario, diretto al personale dell'aeronautica, «potrete ritrovarvi tra gli aviatori che hanno attratto l'attenzione ed ispirato il pennello di Mangione. Avrete così un bellissimo ricordo dei vostri camerati- un magnifico ricordo della vostra vita di guerra»52.

C'è da giurare che data l'abilità dell'autore e la sua passione, la produzione avrebbe dovuto essere anche più elevata, dato il successo conseguito tra i lettori. Ma le vicende belliche provocarono la fine della rivista e quindi pure la temporanea sospensione della produzione del ritratti sta, che comunque non si ritirò certo dal mondo del giornalismo.

Passato per coerenza nelle file della Repubblica Sociale Italiana, entrò a far parte dell' Ufficio Stampa e propaganda dell' aviazione repubblicana; in tale ruolo illustrò e diresse la rivista dell' Anr intitolata «AR 44», che tuttavia ebbe vita molto breve.

A titolo personale si impegnò per salvare la vita a numerosi partigiani, nei giorni turbino si della lotta di liberazione. Terminato il conflitto e tornato a Roma, sviluppò numerose altre iniziative editoriali, alcune delle quali davvero innovative: tra esse «Sette anni di guerra», fotostoria della seconda guerra mondiale uscita a dispense settimanali e nella quale l'ispirazione chiaramente di destra non andava a detrimento dell'abbondante documentazione prodotta.

In seguito diresse e curò graficamente le riviste «Cielo», «Club Cassandra» e «Volare», oltre a collaborare con Armando Silvestri a «Ali Nuove». Si spense a Roma nel 1975.

Mangione rivelò sempre una fortissima passione per il volo e 1'ambiente aviatorio in genere, che seppe ritrarre con grande maestria e abilità poetica, non disgiunte da una vena ironica che gli fu caratteristica e contribuì non poco a rendere le sue tavole gradite al pubblico.




domenica 14 ottobre 2007

sabato 13 ottobre 2007

Oggetti curiosi su Ebay

Su Ebay si trova di tutto o quasi:


Lancia CL 51 ambulanza del 4° Stormo

Presunta ultima lettera dell'aviatore Locatelli

In volo con i fumetti

Appassionati di volo e di fumetti, tanto bambini quanto adulti, hanno modo di lustrarsi gli occhi grazie alla mostra che apre i battenti il 28 ottobre presso il Museo Caproni. Un’esposizione per sognare ad occhi aperti, per ridere, per fare un balzo nel passato ma anche per riflettere, considerata la presenza di alcuni lavori dedicati all’11 settembre americano.
Il filo conduttore ed oggetto d’indagine è il volo, con aerei da turismo e da guerra, palloni aerostatici, elicotteri da combattimento, dirigibili e quant’altro possa servire per alzarsi verso il cielo, che diventa protagonista delle imprese di tanti eroi del presente e del passato, da Mickey Mouse a Corto Maltese.
Il viaggio della mostra, in aereo naturalmente, attraversa tutta la storia del fumetto americano ed europeo, con tanti disegni, tavole e “strisce”, per un totale di più di 200 opere, suddivise in 150 a stampa (albi, giornali e volumi) e settanta tavole originali prodotte dai migliori disegnatori del Novecento.
Si inizia dal 1905 con “Little Nemo” di Winsor McCay, passando attraverso gli anni Trenta quando la mano di Ub Iwerks disegnò un Mickey Mouse in versione di pilota intento ad emulare, in sogno, le imprese del celebre trasvolatore Lindbergh. I fumetti continuano poi a raccontare, tra sorrisi e suspence, le avventure nel cielo di piloti ed aerei, fino ad arrivare ai giorni nostri, con la rigorosa e documentata versione disegnata del “The Commission Report 9/11”, ovvero il “Rapporto illustrato della commissione americana sugli attacchi aerei terroristici dell’11 settembre alle Torri Gemelle”, ad opera di Sid Jacobson e Ernie Colòn. Sullo stesso filone i visitatori potranno gustarsi l’amaro sarcasmo di Art Spiegelman, il celebre autore di Maus, che sullo stesso drammatico tema ha creato nel 2004 “L’ombra delle torri”.
Il Museo Caproni ospiterà anche Hugo Pratt nelle avventure di Corto Maltese, Milo Manara in sodalizio con Federico Fellini, Dino Battaglia, Sergio Toppi, Gino D’Antonio, Attilio Micheluzzi e soprattutto Ferdinando Tacconi, recentemente scomparso, chiamato per la sua ricca produzione “uomo degli aerei”. Ciliegina sulla torta della mostra i Peanuts di Charles M. Schulz, con il mitico Snoopy che dalla sua cuccia sogna di sfidare in volo il leggendario Barone Rosso.
L’esposizione, ideata e organizzata da esaExpo in collaborazione con il Museo dell’aeronautica G. Caproni e con la Libreria antiquaria Little Nemo di Torino, resta aperta fino al 6 gennaio 2008 ed è corredata da un catalogo contenente 250 illustrazioni a colori che comprendono tutti materiali esposti.

Via: Intrentino.to

Info: www.museocaproni.it

domenica 7 ottobre 2007

Ali Antiche n.79 scaricabile gratuitamente

Vi volevo segnalare che il Nr. 79 di Ali Antiche, periodico del GAVS e' scaricabile gratuitamente da questa pagina:

Pagina GAVS

Ben fatto ragazzi !

venerdì 5 ottobre 2007

Libro: Le Nuvole Per Ali - Biografia di un'asso dell'aeronautica della II Guerra Mondiale: Pilota Attilio Sanson

Sono passato in libreria e la mia attenzione e' passata su questo libro poteva non essere mio ?:


La storia, non è solamente una lunga trascrizione di date e di eventi, né, esclusivamente, una identificazione politica di ideologie, come è avvenuto in Italia, negli ultimi sessanta anni e neppure la falsificazione della verità, la Storia, quella che identifica il percorso dei popoli è la scrittura della vita di uomini e donne, nel contesto di realtà, nelle quali questi sono vissuti, da protagonisti, da testimoni, da inconsapevoli comprimari.

E' per questo motivo, che, nel ventesimo anniversario del Centro Studi e Ricerche Storiche "Silentes Loquimur", desideriamo sottolineare questa visione della Storia, con la pubblicazione di quattro opere, dedicate ad uomini, che, della Storia, furono e sono Protagonisti.

Dopo, la ricostruzione della vita e delle vicende di Claudio Fogolin, fondatore della LANCIA SPA, della tragedia di Norma Cossetto, martire istriana del genocidio, avvenuto sul Confine Orientale e della ricerca della Patria, a cavallo tra secondo e terzo millennio, di cui sono l'autore, il percorso della Verità, continua con la ricerca storica di Franco Giuseppe Gobbato, già presente, nella Collana Adria Storia, con il volume su Borovnica ed i Campi di Concentramento dell'ex Jugoslavia, che ha ottenuto prestigio si premi e segnalazioni, in concorsi letterari e di settore, dedicata alla vita di un Eroe, di un Combattente, che nella Seconda Guerra Mondiale, mantenne il suo ideale intatto, nonostante le lacerazioni di una Guerra Civile, che impose scelte ingiuste a chi credeva solo nei valori della vita, dell'onore, del dovere e della lealtà.

La storia del pilota Sanson, non è solo la ricostruzione e la memoria dei successi ottenuti in quel cielo dove aveva " .. .le nuvole per ali ... " e dove, sfidando avversari di eguale valore, si ricoprì di gloria, di riconoscimenti al valor militare, di encomi, ma anche a guerra finita, di una temporanea, ma vergognosa, discriminazione, per le scelte compiute, solo in funzione della difesa degli italiani, offesi e colpiti da duri bombardamenti, che la guerra rendeva ineluttabili ... è la scrittura attenta, fatta di ricordi, di documenti, di un colloquio, lucido e preciso, con il protagonista, di un esame dei sentimenti provati, custoditi in un animo nobile e semplice allo stesso momento, di chi ha saputo alzarsi in volo per la Patria, per affrontare la Vittoria o la Morte.

Franco Giuseppe Gobbato, è un ricercatore, raffinato e preciso, che da della Storia un visione corredata di prove, di ricostruzioni verificate, di attenti approfondimenti, lasciandoci consci di avere percorso con lui, momenti e vicende, storicizzanti in maniera convincente.

E' per questo che lo accogliamo di nuovo nella nostra collana, restando in attesa di nuovi percorsi di ricerca e memoria, di cui saremo orgogliosi, anche in futuro.

Ai lettori, affidiamo le pagine di Franco...a lui auguriamo un buon lavoro, per un futuro, che vorremmo percorrere insieme.

Pordenone 15 Luglio 2007

Marco Pirina

Presidente del Centro Studi e Ricerche Storiche “Silentes Loquimur”





Premessa dell' autore:


Quando ho avuto l'occasione di scrivere la biografia di uno degli assi dell'aviazione della seconda guerra mondiale, nella persona del Pilota Attilio Sanson, non immaginavo di dovermi addentrare in una realtà che, alquanto stranamente, pur essendo inserita con importanza strategica nella logica della guerra stessa, ne è un tassello che sembra vivere di vita propria e in un mondo proprio. Credo che gli aviatori, nell'ultima guerra, siano stati gli ultimi uomini "d'onore" a combattere. Vuoi forse per il fascino innato che nell'uomo ha sempre suscitato il volo, vuoi per l'impossibilità, quasi sempre, di sottrarsi al duello, questi uomini si sono considerati tra loro, indipendentemente dalla nazionalità e appartenenza di "asse", dei gentiluomini e in tale modo nella maggior parte dei casi si sono comportati. Non fa difetto di ciò il personaggio in questione. La notevole documentazione che si possiede e la bibliografia che, se non espressamente del soggetto, parla delle squadriglie di cui ha fatto parte mi hanno aiutato a tracciare le linee fondamentali della sua vita che ho deciso di integrare con una cronologia generica degli eventi al fine di porre in evidenza le eventuali discrepanze fra ciò che realmente stava succedendo e ciò di cui era a conoscenza. Mi sono state di notevole aiuto le lettere che lui ha scritto instancabilmente, almeno dal 1939 al 1943, al ritmo di una o due alla settimana, con ricchezza di particolari, ai propri genitori che sono state un compendio eccezionale alla stesura della biografia. Ne è uscito non solo la possibilità di cogliere il personaggio da un punto di vista militare e umano, innamorato del volo e della Patria, sempre attento agli amici e ai parenti, ma anche di cogliere il pensiero più recondito dell'uomo travolto dagli eventi, del combattente a volte esaltato, probabilmente dall'ideologia, a volte sorretto dalla speranza, creata certezza, di tornare vincitore o almeno vivo, e di vivere, come in prima persona vissute, esperienze di paesaggi e battaglie ormai lontane nel tempo. Salta inevitabilmente agli occhi in questo suo modo di vivere la vita dei diciotto-vent'anni di un tempo la contrapposizione in tutto con la realtà di oggi. Lontane nel tempo ed assurde sembrano anche le "differenze" alle quali fu sottoposto quest'uomo perché nella sua carriera ci fu la scelta dell'appartenenza alla Aeronautica Nazionale Repubblicana, nella Repubblica Sociale Italiana, dopo il fatidico 8 settembre 1943. Scegliere con chi scendere in campo fu inevitabile per tutti e difficile da giudicare nel bene o nel male anche dopo tanto tempo. Resta il pensiero di chi quella scelta ha fatto e vissuto fino infondo pagandone le conseguenze. Per il Pilota Sanson fu una scelta di coraggio e coerenza anche perché fatta oltre che nella piena libertà anche nella conoscenza e consapevolezza dell'evolversi nefasto degli eventi, almeno per la sua fazione. Lui fu uno dei fortunati e riuscì a ri-inserirsi in aeronautica e a proseguire una bella carriera, non senza averne pagato uno scotto temporaneo. Dalla sua biografia, e credo in ciò di trovar conforto tra chi ha avuto il piacere e 1'onore di conoscerlo, si può trarre la vita di un uomo innamorato prima di tutto del volo, prima ancora dell'ideologia, al punto da dedicargli tutto se stesso. Anche oggi, quando ne parla, i suoi occhi brillano di una luce diversa, intensa, sospesa tra le passate avventure, belle e brutte, l'attuale situazione che come suoI dire in gergo aviatorio è "in fase di atterraggio con il carrello già fuori", e la futura dove io sono convinto i suoi occhi si vedono librare liberi e sicuri nel cielo con le nuvole per ali.

Ringrazio per avermi segnalato la storia ed avermi introdotto nella famiglia Sanson, l'amico fraterno Sergio Marino; per le attente e puntuali correzioni l'insegnante Maria Caterina Scarpis; per l'onore concessomi, per la pazienza ed il tempo che mi hanno dedicato, la Signora Ledda Posocco Sanson e il Comm. Sanson Attilio a cui và la mia più sincera stima ed ammirazione.


P.S. La presente prefazione e la biografia sono stati scritti prima della morte del Comm. Sanson avvenuta Sabato 07 aprile 2007.



Le Nuvole per Ali - biografia di un'asso dell'aeronautica della II Guerra Mondiale: Pilota Attilio Sanson - di Franco Giuseppe Gobbato - Edito dal Centro Studi e Ricerche Storiche "Silentes loquimur" - Pordenone Luglio 2007 - Euro 20,00


Per saperne di piu' sull'autore:

Franco Giuseppe Gobbato

Per saperne di piu' sull'editore:



giovedì 4 ottobre 2007

1944-45 "THUNDERBOLT" Uncensored Complete Version (1 of 5)



Quello che vedete qui sopra e' la prima parte di un film-documentario a colori sulle azioni dei Thurderbolt americani durante la seconda guerra mondiale in Italia.
E' diviso in 5 parti le altre le trovate qui:

2° : http://www.youtube.com/watch?v=drE0D_Z1zOs

3° : http://www.youtube.com/watch?v=DGKaKHyL7YM

4° : http://www.youtube.com/watch?v=pqgP26cyorQ

5° : http://www.youtube.com/watch?v=9TRV15kcac0

Il film e' molto interessante perche' fa vedere tutta la vita delgi aviatori ed una missione tipo fino alla conquista del territorio da parte delle truppe alleate; attenzioni in certe parti il filmato e' crudo con la visioni dei morti provocati dalle azioni di guerra.

La messa on line su You tube gratuita del filmato la si deve a Vincent "Enzo" Romano che ha questo sito di riferimento:

UNKNOWN WW2 IN COLOR



grazie per aver permesso a tutti di vedere un simile documento a colori !

mercoledì 3 ottobre 2007

Raduno Internazionale di Mongolfiere - Caravino (TO)

RADUNO INTERNAZIONALE DI MONGOLFIERE

Parco del Castello di Masino, Caravino (TO)
da giovedì 1 novembre a domenica 4 novembre 2007 dalle 9.30 alle 17.30

Da giovedì 1 a domenica 4 novembre 2007 il cielo sopra il Castello di Masino, splendida proprietà del FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, ospiterà il "Raduno Internazionale di Mongolfiere" organizzato dal Team Charbonnier Mongolfiere di Aosta, con il supporto dell'azienda Lampogas.
Nei quattro giorni di manifestazione si svolgeranno avvincenti competizioni fra piloti dove verranno coinvolti anche spettatori e passeggeri. Per chi invece preferirà rimanere a terra, lo spettacolo che si potrà godere dal grande parco del Castello sarà comunque mozzafiato, grazie ai coloratissimi palloni che riempiranno il cielo del Canavese. In più, tutti gli appassionati del volo in mongolfiera potranno conoscere i piloti, vedere da vicino tutta la preparazione delle gare e assistere ai decolli delle mongolfiere.
Tra le tante competizioni proposte, una delle più scenografiche è sicuramente quella chiamata "Caccia alla volpe", in cui il pallone guidato dal campione italiano in carica di volo in mongolfiera, Igor Charbonnier, sarà "la volpe" e tutti gli altri saranno all'inseguimento.
Un'occasione unica per provare, in tutta sicurezza, l'ebbrezza di questo antico modo di volare, divertente, originale, avventuroso, e imprevedibile proprio perché legato al vento e per ammirare dall'alto lo splendido paesaggio naturale piemontese, con l'imponente barriera delle Alpi e sullo sfondo il Monte Rosa, i numerosi laghi e l'anfiteatro morenico.

Prenotazioni e informazioni sui voli
(costo di un'ora circa di volo 160 Euro a persona)
Charbonnier Mongolfiere
Tel. 0165.765525
GSM 335.207196/339.8526950
Email: info@mongolfiere.it
Eeb: www.mongolfiere.it

Inoltre, giovedì 1 e domenica 4 verrà allestito un caratteristico mercatino con la vendita di prodotti tipici e artigianali del territorio del Canavese a cura della Comunità Collinare Intorno al Lago.

Per i bambini: giovedì 1 e domenica 4 novembre i bambini potranno partecipare al laboratorio didattico dei "Luoghi del Cuore". Una preziosa occasione per avvicinare i più piccoli alla tutela e alla salvaguardia dell'ambiente, attraverso un divertente gioco ispirato al 3° censimento dei "Luoghi del Cuore", promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

Orari e costo del biglietto:
Orari ingresso manifestazione: 9,30-17,30
Orario decolli: al mattino decolli dalle 9.30; al pomeriggio dalle ore 15 (gli orari sono variabili e dipendono dalle condizioni climatiche e dalle termiche)
Ingresso solo manifestazione: Adulti Euro 4,00; Ragazzi (4-12 anni) Euro 2,00; Aderenti FAI, Residenti e possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Euro 2,00.
Cumulativo manifestazione + Visita al Castello: Adulti Euro 7,50; Ragazzi (4-12 anni) Euro 4,50; Aderenti FAI , Residenti e possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Euro 2,00.
Pacchetto "Masino Card Eventi": Euro 28,00
Nella quota è compreso l'ingresso alla manifestazione, pranzo, degustazione vini in enoteca e la visita al Castello di Masino.
La Masino Card Eventi è acquistabile, su prenotazione, telefonando allo 0125/778100 oppure richiedendola via e-mail all'indirizzo faimasino@fondoambiente.it
Come arrivare
Raccordo A4/A5 tra le autostrade Milano-Torino A4 e Torino-Aosta A5 uscita di Albiano, poi seguire i cartelli indicatori.

Per informazioni e prenotazioni:
FAI - Castello di Masino, Caravino (TO)
Tel. 0125/778100
E-mail: faimasino@fondoambiente.it
Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

Ufficio Stampa FAI:
Simonetta Biagioni - stampa - tel. 02.467615219; s.biagioni@fondoambiente.it
Novella Mirri - radio e televisione - tel. 06.32652596; ufficiostampa@novellamirri.it

CHARBONNIER MONGOLFIERE

Web: WWW.MONGOLFIERE.IT

Email: info@mongolfiere.it




Vi elenchiamo i nostri prossimi appuntamenti da non mancare
L'autunno e l'inverno sono i periodi migliori per il volo in mongolfiera in mezzo alla montagne della Valle d'Aosta , generalmente la meteorologia è favorevole e lo spettacolo è assicurato.
Non avrete la sensazione del freddo anche a 3.000 metri di altezza.

1) 8-9 dicembre inizio della stagione sciistica. Decolli dalla piazza centrale di Aosta
2) Vacanze di Natale si vola tutti giorni compreso capodanno con brindisi a 4.810 mt per accarezzare il Monte Bianco
3) Raduno internazionale di Aosta San Valentino in mongolfiera 9- 17 febbraio


Charbonnier Mongolfiere

Via: Mongolfiere.it

martedì 2 ottobre 2007

Italian anti-aircraft - North Africa 1941

Qui invece una batteria anti-aerea italiana in azione in Africa Settentrionale, con l'immancabile aereo inglese abbattuto

Stipa-Caproni Flying Barrel (take-off footage only)

Bomberguy colpisce ancora una volta qui in azione il Caproni Stipa

Storia Militare Settembre 2007


Due sono gli articoli apparsi su Storia Militare di Settembre 2007 che attraggono l'interesse degli appassionati di aviazione:

Idrovolanti alle Baleari di Ferdinando Pedriali ; l'articolo prende spunto dalla breve ma interessante campagna per la tentata conquista delle isole Baleari , da parte repubblicana, durante la guerra civile spoagnola. Pedriali affronta la presenza delle varie aviazioni e l'arrivo delle prime forze legionarie italiane ( perno portante della difesa) in quel lembo di suolo.

Il disertore che divenne eroe di Giovanni Massimello; Massimello descrive le gesta e le avventure di un aviatore italiano poco conisciuto Diego Manzzocchi fuggito con il suo caccia Fiat Cr.20 bis in Francia e poi arruolatosi nelle file dell'esercito Finlandese come pilota professionista.

lunedì 1 ottobre 2007

Storia Militare Agosto 2007

Complici la serrata della mia edicola e il frequente "disservizio" postale nei mesi di Luglio - Agosto Settembre dalle mie parti parlo solo ora delle riviste che contengono articolo a sfondo aeronautico apparsi in queste ultimi tempi:


In Storia Militare - Agosto 2007 - ci sono da segnalare due articoli principalmente:

Una produzione aeronautica d'avanguardia di Massimo Cartone - vengono confrontate i metodi di produzione tra la Germania e l'italia nella seconda guerra mondiale ( e nei gli anni relativamente alla fine dei '30); l'articolo da qualche buono spunto e informazioni sulle relazioni intercorse in alto loco ma purtroppo a mio avviso ( anche per lo spazio esiguo del periodico) non pre-innesta la parte italiana nell' ambito storico in cui versava dalla gestione Valle.

Il Battaglione Sahariano di Basilio di Martino - il "solito" di Martino ottimo che sviscera sopratutto le battaglie "politiche-militari" avute da Balbo per far comprendere l'importanza di avere in A.S. un raggruppamento multiarma con a capo personale della Regia Aeronautica. Buono anche il raffronto con le operazioni di air control eseguite dalla Gran Bretagna in Iraq negli anni '20.